Gianluca Lerici, “Prof Bad Trip”, è stato uno dei più importanti artisti sperimentali italiani nel campo dell’illustrazione. Suggestionato dal punk, dalla mail art, dai fumettisti radicali americani (su tutti Richard Crumb e Joe Coleman), capace di spaziare dai futuristi alla pop art, ha dato voce per immagini alle visioni distopiche di scrittori come James Ballard e William Burroughs. Per anni protagonista della scena culturale underground è mancato, a soli 43 anni, proprio all’indomani dell’inaugurazione di una sua mostra antologica al Centro Sociale Cox18 di Milano. Adesso un libro, L’arte del Prof. Bad Trip, ripercorre il suo percorso creativo evidenziandone non solo le suggestioni ma anche e soprattutto la natura di lucido anticipatore dei nostri tempi. Tra i collaboratori più attivi della rivista Decoder (pioniera del dibattito su un uso moderno e democratico delle tecnologie telematiche), il “Prof Bad Trip” è oggi riconosciuto come un punto di riferimento dell'arte contemporanea sperimentale. Il volume riproduce, in più di 200 pagine, tele su acrilico, chine, xilografie e disegni accomunati dalla volontà e dal bisogno di raccontare una civiltà tecnologica, la nostra, in apparente evoluzione ma imprigionata in realtà in un processo di continuo disfacimento. Non a caso, nella parte centrale del libro, viene proposto un libero adattamento a Il Pasto Nudo di William Burroughs: non una semplice sceneggiatura a fumetti del romanzo ma una vera e propria rilettura che, attraverso l’“espressionismo psyco-punk” delle tavole, sottolinea ancor di più l’idea di un’umanità ormai completamente soggiogata dalla tecnocrazia. Una posizione sempre antagonista alla nostra moderna dittatura dei consumi ripresa poi nei lavori degli ultimi anni in cui le visioni di un altro grande narratore americano, Philip Dick, vengono messe su tela esplorando con più forza la forma quadro. Opere di un artista che, come l’ha definito lo scrittore Giuseppe Genna, è stato “il Keith Haring italiano, soltanto un po’ più profondo”. Lontano da ogni definizione, il titolo di “Prof” era un ironico e dichiarato distacco dalle gerarchie accademiche, in queste pagine troverete però la vita di chi ha voluto davvero rappresentare l’essenza dell’apparenza di un mondo (in) folle.
L’arte del Prof. Bad Trip
Shake Edizioni, pp. 224, € 20
Gian Paolo Serino (La Repubblica)
certi libri li puoi scovare solo tu...
ciao
Pietro
Scritto da: bradpizza | 13/06/07 a 16:18
certi libri li puoi scovare solo tu...
ciao
Pietro
Scritto da: bradpizza | 13/06/07 a 16:18
Ciao Pietro, lo puoi scovare anche tu, è piuttosto semplice ed il libro vale davvero, Bad Trip è stato uno dei pochi artisti sinceramente ed emotivamente "impegnati" ad arginare il degrado dei nostri giorni.
Scritto da: Gian Paolo Serino | 13/06/07 a 16:35